Pubblicati gli atti del processo alla rivoluzione russa
di Gianfranco Miro Gori
E con questo fanno cinque. Cinque libri dedicati ai processi del 10 agosto tenuti nella Torre. Il primo fu dedicato al processo Badoglio del 2009, seguirono quello dedicato al processo al Rubicone del 2013, quello al ’68 del 2015, quello a Cesare del 2016, quello alla rivoluzione russa del 2017.
Soffermandoci sull'ultimo, non è chi non veda che il processo fu organizzato da Sammauroindustria nel centenario di un evento che, nel Novecento, tra i tanti accaduti e degni di nota, è, con ogni probabilità, quello che esprime il maggior carico simbolico. Per le masse sfruttate, per i proletari di tutto il mondo, è il momento in cui comincia a essere realizzato il sogno socialista. L'aurora di un mondo di uguali e liberi. Le grandi parole d'ordine della rivoluzione francese - libertà, uguaglianza, fratellanza - stanno per essere portate a compimento sul versante egualitario. I bolscevichi, nel pieno della guerra, varano la repubblica dei soviet: un progetto di democrazia diretta che non ha uguali al mondo e che offre, almeno all'apparenza, una soluzione al problema centrale della democrazia. Con le parole d'ordine di Lenin - pace immediata, terra ai contadini, potere ai soviet -, il feudalesimo zarista è cancellato ma, purtroppo, non passa molto tempo che, com'era accaduto per la Francia, la rivoluzione comincia a divorare i suoi figli. E s'avvia verso la dittatura di Stalin che resta, pur nei suoi orrori, un bastione contro il nazifascismo.
La rivoluzione ha tradito i suoi ideali. Ciò nonostante è rimasta, per molti decenni, un faro per i poveri di tutto il mondo: quelli dell'Occidente e dell'Oriente, del Sud e del Nord. E forse ancora oggi, dopo il disfacimento dell'Urss, non cessa di emanare una luce, almeno coi suoi intenti iniziali.
Gli atti, appena pubblicati dall'editore Casalini, raccolgono le “arringhe” dei collegi dell'accusa - gli storici Marcello Flores e Maurizio Ridolfi - e della difesa - il filosofo Diego Fusaro e il filologo Luciano Canfora -. Accanto a queste propongono alcune “testimonianze” sul tema tra coloro che hanno partecipato in varia veste negli anni passati ai processi del 10 agosto e una “corrispondenza” da San Pietroburgo nel centenario della rivoluzione. Antonio Carioti, giornalista del “Corriere della Sera” ha scritto la prefazione che si concentra sui “paradossi” della rivoluzione russa.
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