Ha dell’incredibile la vicenda avvenuta domenica scorsa al Macrelli di San Mauro. Nel corso della partita tra Sammaurese e Castelfidardo un giocatore marchigiano al 35° minuto del primo tempo rimane vittima di un grave infortunio alla spalla. Il giocatore esce dal campo in barella soccorso dai volontari della pubblica assistenza presenti (obbligatoriamente) alle partite casalinghe della squadra.

Vista la gravità del fatto, il Presidente della Sammaurese Cristiano Protti telefona al 118 perché intervenga, lo stesso farà pochi minuti dopo il medico del Castelfidardo. Il giocatore infatti non può essere portato all’ospedale dai volontari dell’assistenza presenti, dal momento che la loro assenza priverebbe la partita della copertura del servizio. Il 118 però non interviene: gli operatori sanitari catalogano il fatto come codice verde.

E così il giocatore, Federico De Vita, si ritrova costretto a rimanere per oltre un’ora dentro l’ambulanza dei volontari. Il referto parla di lussazione della spalla a cui si aggiunge la frattura della testa dell’omero. Per due settimane dovrà stare completamente immobilizzato da un tutore, fra un mese si potrà iniziare al recupero.

La vicenda è finita anche sulla stampa locale, portata alla luce dal Corriere Romagna. Che ha ospitato anche la testimonianza del giovane giocatore. “E’ un’esperienza che ho vissuto malissimo – ha detto al giornale De Vita – Nell’ambulanza mi hanno dato un antidolorifico, un Toramol, nonostante ciò il dolore non si placava. È stata un’ora e mezza complicata che non auguro a nessuno. Appena arrivato in ospedale hanno subito capito la gravità del fatto e mi hanno rimesso in sesto la spalla e dato un tutore provvisorio, in attesa che mi arrivi quello definitivo in questi giorni. Adesso comunque voglio solo guardare avanti e pensare a una pronta guarigione per tornare in campo”.