Bagno di folla sabato scorso alla Torre a San Mauro per l’inaugurazione del Parco Poesia Pascoli: sala del teatro stracolma, centinaia di persone a seguire l’evento in collegamento video nella sala degli Archi. “Se in tanti siete qui è perché questo è un luogo nel quale la comunità si riconosce”, ha detto con orgoglio la sindaca Luciana Garbuglia, con la voce rotta dall’emozione. Tra il pubblico anche alcune sorprese come la signora Nuti da Roma, figlia di uno degli amministratori della Villa, appositamente a San Mauro per vedere il restauro, con relativo annuncio di un regalo: “possiedo alcuni mobili della Torre, sono lieta di donarli alla comunità”.
Il consigliere comunale Daniele Gasperini che ha seguito i lavori, ha detto che “solo 5 anni fa qui c’era una idea, che adesso si è trasformata in un progetto, elogio di una comunità che valorizza il senso di appartenenza”. Marco Musmeci della soprintendenza di Ravenna non ha nascosto alcuni attriti di percorso con la sindaca di San Mauro nell’iter dei lavori, “ma quello che conta è il risultato. E a San Mauro è stata realizzata una cittadella della cultura unica in Italia per paesi di queste dimensioni”.
L’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini è andato alle origini del progetto. “Tutto partì nel 2015 quando Luciana mi presentò la sua idea: mi era parsa un poco visionaria, devo dire che aveva visto giusto. Sono contento che abbiamo inserito questo progetto tra quelli candidabili per i fondi europei. Qui c’è cultura, sogno ed emozione”. Infine il presidente della regione Stefano Bonaccini. “Questo è bel giorno non solo per la nostra regione ma per l’Italia. La cultura è il nostro petrolio inteso come energia rinnovabile. Stiamo lavorando a Parma capitale della cultura europea per il prossimo anno in un progetto che coinvolgerà tutta la regione. Anche San Mauro potrà fare la sua parte con il suo poeta”.
San Mauro, dunque, pensa in grande con i luoghi della cavalla storna. E pensare che appena una sessantina di anni fa questo posto era adibito a pollaio…
