Riceviamo e pubblichiamo l'articolo di Simone Pascuzzi riguardante l'emergenza sul caro Gas e Energia Elettrica.
Ho avuto modo di leggere l'intervento del nostro Sindaco Luciana Garbuglia che chiede l'istituzione di un fondo per affrontare questi improvvisi ed imprevedibili costi che incidono pesantemente sul bilancio comunale.
Ma la partita non può e non deve essere riferita solo al mero "quadrare i conti" della funzione pubblica.
La nostra comunità sammaurese esce da due anni di emergenza sanitaria in maniera dilaniata sia dal punto di vista sociale che economico; a questo ora si aggiunge anche il caro bollette, dove intere famiglie ed imprese sono costrette a riflettere su come affrontare tale problema.
Una vera e propria bomba sociale sta per scoppiare e bisogna a tutti i costi disinnescarla.
Inutile dire che il taglio dell'IRPEF, su cui occorrerebbe fare comunque qualche valutazione maggiormente complessiva, sarà praticamente eroso da questi scellerati aumenti.
Inutile nascondere che molte imprese locali (grandi o piccole che siano) pensano seriamente di fermare la produzione in quanto sarebbero in perdita in caso contrario.
Inutile negare che il tutto nasce anche per questioni geopolitiche e diplomatiche in Europa dell'Est con la crisi Ucraina Russia, dove l'Italia è ad oggi un mero spettatore silenzioso.
Dopo il siparietto dell'elezione dell'attuale Presidente della Repubblica e la chiusura della kermesse artistica nazionale Sanremo, è ora che i vari ministeri, Esteri in primis, tornino a lavorare seriamente e far sentire gli interessi dell'Italia e della nostra Comunità nel contesto Europeo ed Internazionale, pretendendo anzitutto che L'Europa eserciti il suo ruolo e tenti di pacificare i due contendenti.
L'Europa anche in questo caso si dimostra, infatti, un gigante burocrate ed un nano politico, è sempre presente quando si tratta di decidere piccole questione assente quando si tratta di intervenire in quelle importanti, come questa di natura geopolitica.
Ad oggi invece assistiamo ad un ministro degli Esteri preoccupato più a problematiche interne del suo partito e a giochi di palazzo che al bene della nostra Nazione, delle piccole comunità locali e alle attività economiche produttive.
Molti i nodi da sciogliere, ci attendiamo per il bene del nostro Paese e delle nostre comunità che le soluzioni non si riducono solo e sempre in aiuti economici comunque derivanti dalle tasche dei cittadini ma che siano soluzioni strutturali derivanti da una visione politica chiara e lungimirante.
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