Inaugurata la celletta mariana in piazza Giorgi. Artefici dell’iniziativa il trio Giuseppe Casadei, Mauro Rossi e Giorgio Zicchetti che ha riportato alla luce una storica celletta dedicata alla Madonna di cui si era persa traccia dalla metà degli anni ’80. A realizzarla nell’immediato secondo dopoguerra furono gli abitanti usciti indenni dai duri bombardamenti che portarono alla morte di 85 civili, 39 militari, con 35 feriti sempre tra i civili. Malgrado la terribile pioggia di bombe con danni enormi sull’intero paese, i residenti del quartiere Castello ne uscirono indenni. E per ringraziare del “miracolo” ed esprimere le loro gratitudine alla Beata Vergine Maria eressero una celletta. L’opera incredibilmente verso la metà degli anni ’80 venne demolita nel corso dell’esecuzione di alcuni lavori stradali e dimenticata quasi da tutti. Non dal trio che ha preso l’impegno di riportarla alla luce coinvolgendo Antonio Mengozzi, titolare di una impresa edile che si è fatto carico della celletta.
“Non è stato semplice trovare testimonianze fotografiche a conferma della presenza della celletta – spiegano i tre – In tanti la ricordavano, nessuno possedeva una documentazione. Abbiamo interpellato i residenti della zona e tanti che avevano abitato lì. Siamo andati avanti per circa 8 mesi nelle ricerche fino a quando ci ha contattato Alba Stacchini che aveva ritrovato una fotografia del tempo: riportava la celletta intonacata. Una successiva fotografia di Maddalena Giovagnoli ci ha consentito di datare la presenza alla metà degli anni ’80”.
A realizzare il lavoro è stato Antonio Mengozzi, al quale domenica scorsa nel corso dell’inaugurazione è stata consegnata una targa per il prezioso intervento di cui si è anche addossato le spese. “Il lavoro ha richiesto circa un mese. L’immagine mariana in ceramica è stata realizzata da un amico di Faenza, Amedeo Palli. Quando mi hanno proposto questo intervento non ho potuto dire di no: per 45 anni ho fatto il muratore e non mi è mai successo nulla, penso che qualcuno dall’alto ha vigilato su di me”.
Presente anche la sindaca Luciana Garbuglia: “La memoria è fondamentale in una comunità che si riconosce nella sua storia e nelle sue tradizioni. La celletta recuperata si trova nel Castello, zona che ha rappresentato il cuore originario del nostro paese”.
Al termine dell’inaugurazione avvenuta domenica scorsa, il parroco Don Gianpaolo Bernabini ha benedetto la celletta.
Filippo Fabbri