Nel Bar del Centro di Monica Barra abbiamo organizzato una festa a sorpresa per il compleanno di Laerte, ha festeggiato ben 28.835 giorni, 79 anni.
Una festa perfettamente riuscita che il festeggiato non si aspettava, “un’avoiva magnè la foja” (non si è accorto di niente) con tanti amici, erano presenti anche due importanti Sammauresi, Vittorio Pollini e Gimmy Baldinini.
Gli amici hanno preparato due manifesti, uno con una storia della vita di Laerte e alcuni pensieri che gli amici gli hanno dedicato, e un altro con una ventina di fotografie.
Bello l’incipit del manifesto:
“Eh già sembrava la fine del mondo…ma è ancora qua con tutti I suoi acciacchi ma con tanta saggezza. Oggi sono 28835 giorni che LAERTE STELLA è con noi…nessuno è perfetto, ma LAERTE lo è…”.
ALCUNI STRALCI DAL TESTO DEL MANIFESTO:
- Importante il tentativo con il suo fidato scudiero Giacomino “Michel” Zamagni di tentare la fortuna nella “Nobile Arte”. Nella palestra pugilistica Pandolfini di Santarcangelo dove si sono presentati, sono stati subito liquidati con poche parole “Duvò ca vli andè sa col brazini ‘d chèrta velina…valà valà andasoi a chesa cle mei” (dove volete andare con quelle braccine di carta velina…valà valà andate a casa che è meglio)
- Nel 1967 è l’attore principale del corto “L’amico Laerte” girato interamente a San Mauro Pascoli, dove si racconta la storia di un amore impossibile tra l’operaio calzaturiero Laerte e l’impiegata Fernanda.
Artefice, autore, regista e ideatore del corto il Sammaurese Paolo Pollini “Palin”, compianto fotografo, cineasta, intrattenitore e grande animatore, con la collaborazione di Giorgio Zicchetti.
Un film piccolo, ma non un piccolo film.
- i baristi dicono di lui: unico con i suoi lunghi silenzi e le sue interminabili riflessioni, per molti sono pennichelle, ma lui il Grande Buddha sente e vede tutto.
Che dire poi della sua favella e del suo eloquio, pari se non superiori a quella di Marco Tullio Cicerone.
LA FESTA:
da uno scatolone gigante è saltata fuori Romana, perfettamente abbigliata da Monica, Romana sembrava una quindicenne. Lo scatolone era spinto da Francesco Dellachiesa “Checco” vestito con un mantello rosso, Bandiera della Pace, con in testa un berretto cinese con tanto di stella rossa che salutava tutti con il pugno chiuso. Solo che preso dall’euforia salutava con il braccio destro, eh...nessuno è perfetto.
Come sottofondo le canzoni: Bandiera Rossa, alcune di Raffaella Carrà e Romagna mia.
Il tutto con Laerte emozionato quasi commosso da questa manifestazione di affetto.
A seguire spumante e buffet per tutti.
Al termine Rosino Maranesi ha recitato con grande intensità e impeto la poesia di Giovanni Pascoli “X Agosto”, e alcune poesie inedite dalla sua ultima raccolta “Una giornata del giovane cameriere stagionale estivo”.
In conclusione vogliamo ringraziare tutti i presenti per questo bellissimo pomeriggio e bellissima festa, e i baristi Monica e Luca.
Un ringraziamento per i figuranti Romana e Checco per come hanno interpretato i loro ruoli, potremmo dire degli attori nati.
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