Oggi vogliamo raccontarvi la storia del teatro “Fausto Ricci”, che tutti a San Mauro Pascoli chiamano il Teatrino del Prete. Invitiamo tutti ad integrare questo nostro testo con notizie e informazioni delle quali non siamo a conoscenza.
L'immobile è stato costruito negli anni '20 e fino agli anni '30 era la sala cinematografica di San Mauro. Con la costruzione della Casa del Fascio, il cinematografo è stato spostato nella nuova sala con Galleria e il teatrino è rimasto chiuso.
Nel 1945 era di proprietà di Ricci Augusto marito di Maria Lumini, figlio di Celso (e’ Ciarghet), che con Ruggero Tognacci, il maestro Giulio Tognacci e Pietro Guidi “Pirozz”, era amico di Giovanni Pascoli.
Prima del passaggio del fronte la costruzione era la sede della Cooperativa Calzolai di San Mauro Pascoli, che poi con alla guida Aldo Ricci “e’ Giost” si è trasferita in via Vittorio Veneto.
Nel 1944 durante il passaggio del fronte di guerra, i continui bombardamenti degli alleati e dei tedeschi hanno danneggiato e distrutto la gran parte degli edifici di San Mauro, il vecchio cinematografo era un rudere colmo di macerie.
Anche la Chiesa parrocchiale con il Campanile e la Chiesolina della Madonna dell’Acqua avevano subito danni importanti, la Chiesa e il Campanile erano stati completamente distrutti e non esisteva un locale idoneo dove poter svolgere le funzioni religiose.
La Famiglia Ricci ha donato il vecchio cinematografo alla Parrocchia, affinché venisse ricostruito per accogliere le funzioni religiose in attesa della costruzione della nuova Chiesa, e successivamente venisse utilizzato come Teatrino parrocchiale.
Augusto Ricci ha deciso di donare questo immobile per onorare la memoria e in suffragio del figlio Fausto e della di lui moglie Fedora Pinza, morti il 27 Settembre 1944 nella casa di famiglia in Via Roma per lo scoppio di una granata tedesca.
Durante il contrattacco dei Tedeschi agli Alleati che stavano avanzando su San Mauro, una granata ha colpito una finestra dello scantinato della casa di Ricci Augusto, le schegge entrate colpirono i rifugiati Fausto, la moglie Fedora in avanzato stato di gravidanza, anche altre persone persero la vita o furono ferite.
Il vecchio cinematografo venne restaurato con l'intervento di diversi volontari Sammauresi.
Sull’ingresso al teatrino da Via Paolo Guidi una lapide in marmo con la scritta Fausto Ricci ricorda l’intestazione al figlio di Augusto Ricci tragicamente e prematuramente scomparso.
Per diversi anni ha sostituito nelle celebrazioni religiose la Chiesa Parrocchiale. Dopo la costruzione della nuova Chiesa e il trasferimento delle funzioni religiose, il Parroco Don Luigi Reggiani con i parrocchiani costruì un palcoscenico, una cabina per proiezioni cinematografiche a passo ridotto e, per diversi anni svolse una ottima attività di Teatro Parrocchiale.
Con la successiva costruzione della casa che ospiterà il circolo ACLI (Attuale Bar del Centro), la Parrocchia ha unito i due immobili in un unico compendio.
L'area sulla quale è stato costruito il bar ACLI, è stata ceduta alla Parrocchia dagli Eredi della casa di Alessandro Nanni, qualcuno si ricorderà che era un immobile completamente distrutto e per diversi anni è stato utilizzato come campo di Pallavolo.
Oggi il Parroco Don Paolo Bernabini, dopo diverso tempo ha ottenuto i finanziamenti e sta realizzando un progetto che prevede la demolizione del vecchio teatrino e la costruzione di un nuovo fabbricato che avrà la stessa destinazione.
La demolizione è stata completata alla fine di giugno.
In pratica il nuovo fabbricato sarà destinato alle attività Parrocchiali, sarà un centro di aggregazione e socializzazione al servizio di tutta la comunità Sammaurese.
Abbiamo raccolto alcune informazione sul nuovo fabbricato: la superficie coperta aumenta del 50%, con oltre 200 posti e un palco mobile che può essere facilmente allestito e smontato in brevissimo tempo.
A questo punto il termine teatrino ci sembra riduttivo anche se ci piacerebbe continuare ad utilizzare questo termine se non altro per una questione affettiva.
Ringraziamo per queste notizie il nostro caro amico Egisto Domeniconi “Genga”, vera e propria memoria storica Sammauree, fonte continua di informazioni della nostra comunità.
Alleghiamo alcune fotografie: il teatrino negli anni ’30 (ph. Giorgio Zicchetti), inizio demolizione e lavori.
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