Il quadrunvirato delle meraviglie, quello per due anni consecutivi migliore difesa del campionato in serie D, perde uno dei pezzi più pregiati: Edoardo Tartabini. La filastrocca che per due stagioni ha accompagnato le formazioni della Sammaurese - Pesaresi-Lombardi-Rosini-Tartabini - rimane così orfana dell’esterno di fascia sinistra. Di quel pendolo che macinava chilometri a bizzeffe e non sentiva la fatica malgrado i 30 anni d’anagrafe. Il motivo delle decisione di Tartabini è strettamente personale: finito il tirocinio in uno studio di commercialisti a San Mauro, ha deciso di avvicinarsi da casa, dalle parti di Macerata, gettando un’ancora verso il futuro.
“Non è stata una scelta facile, tant’è quando l’ho detto alla squadra in diversi ci siamo commossi – ha detto a cuore aperto al Corriere Romagna – Era da un po’ che meditavo di avvicinarmi a casa e gettare le basi di qualcosa di più stabile sul piano personale, a inizio stagione lo avevo confidato ad alcuni. La Sammaurese è stata come una famiglia, non è semplice distaccarsi. È una sfida anche per me: passo dalla sicurezza di un posto eccezionale a un ripartire da zero, senza sapere cosa mi aspetterà”.
Tartabini non appenderà le scarpe al chiodo, il suo intento è una squadra di pari categoria ma nelle vicinanze. “Di certo non dimenticherò questi quattro anni, vissuti intensamente, dal salto dall’Eccellenza ai tre anni in serie D. Così come non dimenticherò i compagni di reparto, dove con un semplice sguardo ci si intendeva nei movimenti”.
La stagione più bella? “Le prime due: la vittoria del campionato d’Eccellenza e il primo in D, dove abbiamo sfiorato uno storico colpaccio a Parma”. Infine, parole al miele per l’ambiente: “Porterò con me l’affetto della gente, qui ho trovato persone sincere e leali. Un grazie a tutti, al Presidente, ai giocatori e ai tifosi. Un grazie particolare al mister che mi ha fatto crescere tantissimo. Se siamo stati per due anni la migliore difesa del campionato è perché abbiamo avuto una grande guida”.