Ha aspettato 22 giornate per buttarla dentro. E quando il suo giorno è arrivato ha fatto le cose per bene, come diceva una lontana pubblicità. Anche perché l’ha fatto in due partite di fila. Prima di tutto ha violato la porta di una Correggese che non subiva gol da ben 455 minuti (doppietta per un 2-2 finale), ieri si è ripetuto nel bolognese con un gol in acrobazia che è valso è 3 punti contro il Progresso.
A Makhtar Diop (nella foto di Mauro Penzo) non piacciono le cose banali, quelle di un ordinario fatto di routine e noia. Già lo scorso anno aveva fatto vedere di che pasta era fatto e via con il gol salvezza contro l’Isernia, adesso si è ripetuto in due gare di fila, con 3 reti che sono valse 4 punti preziosi in chiave salvezza.
“Peccato per il pareggio con la Correggese, meritavamo i tre punti, ottima invece la prestazione contro il Progresso. Dobbiamo sempre guardare avanti e pensare alle prossime partite, quasi tutte scontri diretti. Qui non possiamo davvero sbagliare”.
Fisico statutario dall’alto dei suoi 190 centimetri, somiglianza a un celebre cantante degli anni ’90 come Seal, il giovane senegalese è alla seconda stagione con i colori giallorossi. “Il campionato di quest’anno non è per niente semplice. Giochiamo contro squadre attrezzate, dal livello tecnico più alto rispetto allo scorso anno. Noi abbiamo avuto un inizio difficile, anche perché siamo cambiati parecchio, poi però con il lavoro ci stiamo riprendendo e le prestazioni stanno arrivando, anche se non sempre supportate dai risultati. Sono certo che se proseguiamo sulla strada delle ultime gare ci possiamo portare a casa delle belle soddisfazioni. E coronare il sogno salvezza che sarebbe una vera e propria impresa”.
Classe 1999 il giovane deve fare i conti con un reparto d’attacco molto affollato nella concorrenza. “E’ giusto così, il posto bisogna guadagnarselo nell’allenamento settimanale, dove tutti noi diamo il massimo. Il mister poi deve fare le sue scelte e capita di restare fuori. Poco male, significa che va in campo qualcuno che merita più di me. L’importante è il bene della Sammaurese. Anche perché da soli non si vince. I due gol di domenica scorsa non li ha fatti Diop ma l’intero gruppo, senza i miei compagni non sarei andato da nessuna parte”.