Dopo cinque anni la Sammaurese torna in Eccellenza. Anche se ci rimarrà ben poco per un quasi certo ripescaggio, visto che la “degradazione” avviene per uno spiffero di numero (0.001 millesimi), il quint’ultimo posto in classifica e una serie di parametri che la mettono in cima tra le ripescate.
La trama finale dello sceneggiato “salva-retrocessa” è andata in onda per circa un mese, con la parola fine arrivata dalla comunicazione ufficiale della Lega nazionale dilettanti. Il freddo burocratichese dice che “nell’ipotesi in cui, tra due o più Società interessate alla promozione o alla retrocessione, che abbiano svolto un diverso numero di gare prima dell’interruzione definitiva dei Campionati e abbiano conseguito parità o disparità di punti, si applica la cosiddetta media dei punti, cioè il rapporto tra il punteggio cristallizzato e il numero delle gare effettivamente disputate”.
È il caso della Sammaurese arrivata alla giornata 25 con 26 punti in classifica, uno in più del Crema che però ha disputato una gara in meno (25 punti su 24 partite). Il primo comunicato della Lega aveva parlato di “cristallizzazione” della classifica, lasciando intendere la salvezza dei giallorossi grazie al punto in più. Poi erano subentrate altre due ipotesi: l’algoritmo, già utilizzato tra i professionisti, sistema che favoriva ancora i pascoliani (35,54 contro 34,06), a cui faceva seguito la media punti, unica via contraria alla Sammaurese. Calcolatrice alla mano infatti il Crema si trova con una media di 1.041 contro l’1.040 dei giallorossi. Ed è stata proprio questa scelta ad essere adottata dalla Lega nazionale dilettanti, con i ragazzi di Protti che si trovano retrocessi per 0.001 millesimi. Se non è da guinness dei primati poco ci manca.
In questo contesto dai tratti surreali, difficile non pensare a un ripescaggio e rivedere la Sammaurese ancora tra i grandi della serie D, viste soprattutto le linee guida della Lega nazionale dilettanti sulle squadre riammesse in D con i giallorossi che partono con un punteggio decisamente alto.