di Piero Maroni
Retaggio del mondo pagano che la sera del 23 festeggiava il solstizio d’estate, la notte di San Giovanni, tra il 23 e il 24 giugno, è forse la notte più incredibile dell’anno, celebrata da centinaia d’anni con riti ed usanze popolari commemorata già dai romani dei primi secoli, dove culti ed incantesimi si mescolavano sotto la luce delle stelle.
Sin dai tempi più remoti il cambio di direzione che il sole compie tra il 21 e il 22 giugno era visto come un momento particolare e magico. In questo giorno, detto solstizio d’estate, il sole perviene al suo punto più alto rispetto all’equatore, raggiungendo pertanto la sua massima potenza, poi comincia a decrescere e, sempre secondo l’antica credenza pagana, la notte tra il 23 e il 24 giugno il sole si sposava con la luna e da questo sposalizio si riversavano influenze benefiche sulla terra che donavano alle creature forza e vigore.
Alcuni ritenevano, infatti, che in quella notte il mondo naturale e soprannaturale si compenetrassero e accadessero "cose strane", tanto che si potevano vedere le streghe recarsi ai loro conciliaboli nei crocicchi delle stradicciole di campagna ed era pertanto usanza popolare escogitare sistemi per proteggersi contro l’intrusione di queste indesiderate presenze.
Era questa la notte dell'impossibile e dei prodigi, portava con sé tantissime tradizoni e riti magici che oggi neanche più vengono considerati, mentre in passato alimentavano e rendevano più affascinante la cultura popolare.
Secondo la tradizione cattolica invece si ricorda la nascita di San Giovanni Battista, il santo che somministrò il battesimo a Gesù Cristo e che andò incontro alla morte quando osò aspramente criticare il re d’Israele Erode Antipa (40 d.C.), che aveva preso con sé la bella Erodiade, moglie divorziata da suo fratello e ciò non era possibile secondo la legge ebraica perché il matrimonio era stato regolare e fecondo, tanto è vero che era nata una figlia, Salomè.
Giovanni però sentiva il dovere di protestare verso il re per la sua condotta. Infuriata Erodiade gli portava rancore, ma non era l’unica; perché il Battesimo che Giovanni amministrava, perdonava i peccati e ciò non era gradito ai sacerdoti giudaici in quanto sminuiva il loro potere. Erode fece arrestare e mettere in carcere Giovanni su istigazione di Erodiade, la quale avrebbe voluto che fosse ucciso, ma il re temeva e ammirava Giovanni, per la sua rettitudine, così preferiva non andare oltre.
Un giorno il re diede un banchetto per festeggiare il suo compleanno, invitando tutta la corte ed i notabili della Galilea. Alla festa partecipò con una conturbante danza anche Salomè, la figlia di Erodiade e quindi nipote di Erode Antipa; la giovane ragazza eseguì davanti al sovrano una danza di forte carica sensuale, durante la quale si toglieva i sette veli di cui era composto il suo costume fino a rimanere quasi svestita.
Inebriato e sedotto dalla danza Erode promise davanti a tutta la corte di esaudire qualsiasi desiderio la ragazze avesse chiesto. “Chiedimi qualsiasi cosa e io te la darò!” le disse. Salomé chiese alla madre consiglio ed Erodiade prese la palla al balzo e le intimò di chiedere la testa del Battista. A tale richiesta fattagli dalla ragazza davanti a tutti, Erode ne rimase rattristato, ma per il giuramento fatto pubblicamente, non volle rifiutare e ordinò alle guardie che gli fosse portata la testa di Giovanni, che era nelle prigioni della reggia. Il Battista fu decapitato e la sua testa fu consegnata su un vassoio alla ragazza che la diede alla madre la quale ebbe così la sua vendetta, ma ciò non fece che accrescere la fama del Battista.
Tra magia, fede e superstizione erano tantissime le credenze e i rituali per propiziarsi le forze benefiche della natura e nel contempo scacciare le negatività, migliorare la bellezza e accogliere l’arrivo dell’estate risvegliando finalmente le energie nella loro più ampia potenzialità.
Dal 21 al 24 sono, dunque, notti magiche, tanto che si possono realizzare i desideri più improbabili, vediamo come e quali. (1 - puntata)
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