di Filippo Fabbri
La Locanda del Poeta ha un nuovo gestore. Ad aggiudicarsi il bando è il chiosco Il Pozzo di San Mauro Pascoli in tandem con il ristorante La Dolce Vita di Monopoli. Unici a prendere parte al bando di gestione per i prossimi 12 anni, la loro offerta è stata in linea con quanto stabilito dall’avviso di concessione che indicava l’affitto in 2mila euro al mese, per un totale di 280mila euro, con la possibilità di posticipare il pagamento dei primi 4 mesi per l’avviamento dell’attività. L’obiettivo è aprire i battenti nei primi giorni di agosto in modo da “sfruttare” una parte dell’estate con i relativi eventi a Villa Torlonia.
“In un primo momento pensavamo a settembre, ora invece contiamo di iniziare in agosto – ha detto al Corriere Romagna Denis Sarpieri – Tempi burocratici permettendo e sistemazione di alcuni dettagli della Locanda da parte del comune (infissi, grondaie, canna fumaria, ndr), diciamo che la struttura non necessita di particolari interventi”.
Sarpieri, insieme alla moglie Marica Luongo e al cuoco Pier Paolo Della Pasqua, gestisce il chiosco Il Pozzo in via Stradone, a poche centinaia di metri dalla Locanda, struttura che lascerà verso la metà di questo mese per dedicare tutte le energie nella nuova avventura. “Per noi si avvera un sogno – prosegue Denis – Era da un po’ che in famiglia ci interrogavamo su questa opportunità. Alla fine abbiamo deciso di fare il salto, fedeli ai capisaldi della nostra cucina che mette al centro i piatti della tradizione della Romagna, la pasta fatta in casa, la carne del territorio, insomma una cucina semplice ma di qualità”.
E questa è una prima novità rispetto alla gestione precedente che aveva puntato sull’alta cucina. “La nostra idea è quella di utilizzare il piano terra con proposte di osteria, mentre nel piano superiore puntare su qualcosa di diverso ma sempre nel solco della tradizione. Il fine settimana poi vogliamo proporre anche il pesce con il pescato dell’Adriatico”.
L’avventura a San Mauro avviene insieme al ristorante Dolce Vita, nel centro della città di Monopoli, che invierà in Romagna lo chef cresciuto nella scuola di Cannavacciuolo per rivisitare i piatti di pesce.
