Successe oggi: 5 Gennaio 2020
Guerra
Prosa Poetica di Manlio Taglioli
Infanzia
Il mondo dei bambini, così certo, così incerto, ha bussato alla porta d'ingresso.
I vari cancelli si sono aperti e poi chiusi lasciando passare piccoli mobili, arredi e giochi d'una infanzia costretta.
Quanto simile e quanto diverso quell'universo centrale, sull'equatore disposto, con i suoi visi curiosi, così pieni di vita!
La piccola Isola del Golfo africano che viene chiamato Biafra o Guinea, appare, scompare, riappare...
Il verde fogliame dei colossi di legno “Pau Gurù, Ocà, Mogano e palme Reali”, da olio, da copra e del viaggiatore svaniscono nel cortile di un arido Kampo, dai grigi contorni e dai muri possenti, con Sede a Bologna nel quartiere di Dozza.
Un cerchio nel cerchio, un moderno maniero nel grande recinto, qualche decina di donne e qualche bambino.
Ancora una volta riemerge quell'isola verde, quell'isola 'Principe', di nome e di fatto, con i suoi bambini dagli occhi più grandi, curiosi, impauriti dalla mia barba rossiccia e dal riso diverso.
E ora cammino tra camici azzurri, presenze ristrette e mille ricordi. Una ragazza un po' grassa, dalla pancia ormai pronta ha in collo un bambino e gioca con lui. La osservo attraverso i cancelli e le mando una voce...
Dove sono? In Africa o a Bologna in quel carcere nuovo dal grande recinto?
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